Cookstock si è concluso. Questo evento di lavoro mi avvolge, fin troppo, da metà agosto, ma mi regala sempre grandi soddisfazioni: è molto gratificante vedere le persone fiere del proprio paese e i colleghi, veri protagonisti delle aperture speciali di Ruffino durante Cookstock, così contenti e soddisfatti di farsi ambasciatori del proprio marchio per un giorno, due per l'esattezza.
A Bisarno stanno maturando le giuggiole: da piccole olivete verdi stanno "invaiando", prendendo quel colore fra il marrone e il rosso che ne segna l'apice zuccherino e che ci porta a raccoglierle come ciliegie, ben attenti a non ferirsi fra i pruni dell'albero. Abbiamo anche assaggiato le prime noci, ma sono ancora troppo verdi: ci vuole ancora del tempo.
Nella casa settembre sta proseguendo senza gravi intoppi (non posso dire senza intoppi...). I ritmi sono alti. Abbiamo quasi concluso le due finestrone della stanza del camino e l'ingresso. Sono venute bellissime, con un recupero del materiale murario accurato. Non vedo l'ora che le finestre in ferro - direi che è questa la scelta che più ci convince, anche se i preventivi fanno venir voglia di piangere - siano installate e completino la stanza. Complètino...parolona. Ma intanto, dal fuori, le diano una sensazione di finitezza. Nella stanza ingresso abbiamo invece eretto delle parete divisorie che identificheranno un ingresso, a quel punto piccolino ma bastevole, un bagnetto e davanti una stanza disimpegno. E si prosegue anche con il tetto: siamo oltre metà, un lavoro lunghissimo che ci restituirà un immobile con un ripristino importantissimo sia dal punto di vista strutturale che estetico.
Singolare tenzone fra mostruosa lumaca e strano insetto scorpionato. I lavori procedono. Proprio come questa lumaca: lemme, ma sempre un po' di più. |
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