12 gennaio 2017

La neve: non avrei il fisico per affrontarla...

Giornata grigia. Fredda. Umida. Le previsioni per i prossimi giorni indicano neve. Un inverno algido, sottozero, come non accadeva da anni. Ogni altro anno di questi primi 39 avrei atteso questa bianca eventualità con gioiosa ansia. Questa volta no. Non ne ho voglia, o forse non avrei il fisico per affrontarla. Avrei già desiderio di luce, di giornate più lunghe, del caldo che mi asciuga i bronchi, il moccico, la stanchezza e mi permetta di stare con più calma a Bisarno, a vedere i lavori, a contribuire con qualche azione di fatica (portare via i calcinacci, pulire, poc'altro ma che mi fa sentire bene e utile!). 
Intanto si prosegue con le tracce interne del primo piano e, in termini di "estetizzazione", il ripristino delle murature esterne: la piccola finestrella affiorata dopo aver rimosso una diruta sottile muratura esterna e che  - nel suo interno interno rimasto cavo e mai riempito - aveva dato vita a un microcosmo di topi e api, è stata adesso riempita e messa in sicurezza e, nella parte esterna a faccia vista, saturata con dei vecchi mattoni, di modo che adesso se ne intuisca la presenza passata da piccola apertura e costituisca  una ben visibile trama storica del complesso e articolato sistema murario di Bisarno. 
Lavori di muratura dove abbiamo trovato l'alveare.

11 gennaio 2017

L'alveare e i topini.


Lentamente. Lentamente. Lentamente. Il bicchiere è riempito a metà. Adesso è davvero una questione di testa considerarlo mezzo pieno o mezzo vuoto. Di nuovo in ufficio, di nuovo la quotidianità lavorativa. Fra tosse e moccichi. Le vacanze invernali sono state spese in farmaci e cure, e mentalmente ci hanno più stancato e innervosito che rigenerato. Tant'è. Un gennaio freddissimo accompagna questi giorni. Era qualche anno che le temperature non stavano costantemente sotto lo zero. Provo spesso freddo, mi copro molto, indosso maglioni fuorimoda avvolgenti e a collo lungo. Senz'altro è il clima ma anche l'attitudine di queste ore. A Bisarno stiamo affrontando le murature esterne, nel semiperimetro ancora impalcato. Abbiamo anche trovato, nell'incavo di una vecchia finestra poi murata, l'alveare che tanto ci aveva fatto tribolare durante l'estate. Stava ancora grondando miele, che veniva mangiato da dei topini di campagna che, dentro quella tasca fra la muratura esterna e interna, vi avevano trovato l'habitat ideale. Mi è quasi dispiaciuto dover riempire il tutto, ma i lavori devono andare avanti, in attesa che un po' di caldo sole riscaldi Bisarno e non solo. 

L'alveare estratto dale mura.

Topino buongustaio.