4 gennaio 2017

Non sarà un anno noioso.

Nel mentre che la nostra vita prosegue fra cerotti, dolori e fisime, costringendomi a chiudermi a riccio in casa fra introspezioni e pensieri un po' troppi cupi, Bisarno al contrario non sta fermo. Il 2016 é stato un anno faticosissimo per noi, per i tanti motivi che abbiamo raccontato in queste pagine e gli ultimi due mesi funestati da problemi sempre piccolo e risolvibili ma numerosissimi e consecutivi. Ma alla fine siamo riusciti a realizzare le prime due stanze, ora un mini appartamento funzionale con bagnetto, cucinotto (poi futura lavanderia) e camera da letto (che poi sarà un piccolo salotto con camino). Abbiamo inoltre completato la ristrutturazione di tutto il tetto (questo ormai da qualche mese) e, soprattutto, abbiamo tolto metà dei ponteggi, rivelando i lavori di ripristino delle antiche murature e riportando in vita archi medievali, cantonali in alberese, aperture parzialmente dimenticate: grande soddisfazione! Ma non possiamo fermarci. Bisarno non aspetta. Il 2017 sarà l'anno del trasferimento e da metà anno diverrà la nuova nostra casa. Quindi, dobbiamo essere immediatamente operativi e sopratutto con un piano di azione che coinvolga in una scala temporale di intervento ben definita tutti i professionisti coinvolti nel restauro. Ci portiamo su: tralasceremo il recupero degli altri due moduli del piano terra per salire coi lavori immediatamente al primo piano (zona notte) e alla piccionaia. Intanto, con l'elettricista, abbiamo definito con lo spray i punti luce e i luoghi degli interruttori. Stiamo portando avanti - e questi lavori caratterizzeranno i primi due mesi del 2017, secondo una prima stima di massima - le piccole muratore del primo piano: fare le cornici per le porte, valorizzare delle nicchie che sono riemerse nelle demoliture degli intonaci a febbraio 2016, la scala che conduce al piano, rifare delle pareti di separazione per isolare delle stanze, tracciare per favorire il passaggio dell'impianto elettrico e Idraulico (meno articolato come nervatura me ben più ingerente negli spazi che necessita). Tanti lavori sulle pareti verticali prima di procedere con gli intonaci, che in teoria dovrebbero essere murati a marzo. Nel frattempo dovranno essere prese tante scelte: impiantiti, alcuni primi arredi, si continuerà con la realizzazione delle porte e delle finestre in ferro etc. Una cosa é certa: non ci annoieremo. 

1 gennaio 2017

I cerotti buoni delle feste.

Strane vacanze natalizie. Non possiamo dire brutte: sarebbe ingeneroso per chi ha problemi concreti e vive situazioni realmente complicate. Ma è grottesco che quasi al decimo giorno di ferie si sia sempre tutti acciaccati, fra tosse, moccichi, febbrate, vomiti, dissenterie, muco: un lazzaretto familiare, allargato anche ai nonni, che ci ha recluso in casa, buttando giù il sottoscritto (piuttosto "sensibile" a queste situazioni), isterizzando la Mignola e innervosendo la Laura. Non c'è che Matilde che vive i suoi acciacchi con seraficitá e gioia, approfittando del tempo in casa per affinare le sue capacità grafiche. E forse questi inciampi ci hanno fatto anche essere severi, troppo severi, nel giudicare - in queste ore di retorica di fine anno, fra bilanci e propositi - il 2016 appena scorso. Comunque, non mi sottraggo al gioco. La prima considerazione è che nell'anno 2016 abbiamo scommesso forte e tanto su noi stessi, prendendoci dei rischi che alla lunga - i famosi ormai ultimi due mesi - hanno chiesto dazio: stress, stanchezza, tensioni alla fine ci hanno indebolito e costretto in queste ore a un otium forzato fra le quattro mura, che non sarebbe differente da quello che avevamo agognato ma avremmo voluto farlo con una scelta nostra, pigiamosa e coccolante, e non subita e piena di medici, fazzoletti sporchi e farmaci. Comunque, ad averne di anni come il 2016: un ottovolante creativo unico che mi ha dato grandi emozioni: io necessito continuamente di sfide, di emozioni, è il mio daemon, e queste non sono davvero mancate: forse nel 2017 potrebbe non essere sbagliato decelerare un po'. Bisarno e La Toscana di Ruffino svettano come risultati, progetti diversi di sfere lontane fra loro. Sono cresciuto professionalmente. Ho visto altri pezzettini di mondo. Ho aperto questo piccolo blog. Sì, scrivere e viaggiare sono da anni le mie cure e lo sono state anche quest'anno. Ci sono tante nuove anime belle che al 31 dicembre 2015 non conoscevo o di cui conoscevo solo qualche maschera e non le pieghe del volto. Con altri non mi sento quasi più: forse doveva essere così. Infine e soprattutto non posso non ricordare a me stesso come la famiglia prosperi, stia in piedi, sebbene qualche mia latitanza, piscologica e lavorativa. Ma per arrivarci a tutte queste novità si è battuto più volte la bocca, si sono provare emozioni negative e frustranti, chiaroscurali, la paura spesso ha frenato. Ecco, meno paura vorrei avere nel 2017. Maledetta paura. Ma sono, siamo tutti qui: ci contiamo e i conti tornano. Ci soffiamo il naso, accendiamo l'aerosol, prendiamo l'oki e immunostimolanti, rinunciamo a qualche gita fuori porta, ci ingolfiamo di panettone coi canditi, cioccolato fondente e cucchiai di miele, ci incerottiamo coi cerotti buoni rossi, delle feste e ci prepariamo, in qualche modo, al 2017 che già è qui e mi porterà, ci porterà (anche la mia compagna è dell'aurea classe del 1977) ai famigerati 40 anni. Auguri a tutti amici per un altro giro!