Giornata grigia. Fredda. Umida. Le previsioni per i prossimi giorni indicano neve. Un inverno algido, sottozero, come non accadeva da anni. Ogni altro anno di questi primi 39 avrei atteso questa bianca eventualità con gioiosa ansia. Questa volta no. Non ne ho voglia, o forse non avrei il fisico per affrontarla. Avrei già desiderio di luce, di giornate più lunghe, del caldo che mi asciuga i bronchi, il moccico, la stanchezza e mi permetta di stare con più calma a Bisarno, a vedere i lavori, a contribuire con qualche azione di fatica (portare via i calcinacci, pulire, poc'altro ma che mi fa sentire bene e utile!).
Intanto si prosegue con le tracce interne del primo piano e, in termini di "estetizzazione", il ripristino delle murature esterne: la piccola finestrella affiorata dopo aver rimosso una diruta sottile muratura esterna e che - nel suo interno interno rimasto cavo e mai riempito - aveva dato vita a un microcosmo di topi e api, è stata adesso riempita e messa in sicurezza e, nella parte esterna a faccia vista, saturata con dei vecchi mattoni, di modo che adesso se ne intuisca la presenza passata da piccola apertura e costituisca una ben visibile trama storica del complesso e articolato sistema murario di Bisarno.
Lavori di muratura dove abbiamo trovato l'alveare. |
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